Chiacchere o Frappe di Carnevale, allarme colesterolo: ecco la porzione che non fa male

Le festività fanno allargare le cinture dei pantaloni per far spazio alla pancia. Ecco la dose raccomandata di Chiacchiere o Frappe.
L’Italia è un paese ricco di cultura. La tradizione italiana è univoca, ma contemporaneamente ogni regione possiede la propria. Questo è il motivo per cui i dialetti regionali danno un nome diverso a uno stesso oggetto. È proprio il caso del dolce di Carnevale tra i più ambiti del periodo freddo: le Chiacchiere.
Il nome trae origine da una curiosa leggenda: un bel giorno, la regina Margherita si sarebbe attardata a conversare per lungo tempo, iniziando a patire i morsi della fame. Perciò, folklore vuole che abbia ordinato a un cuoco napoletano di prepararle da mangiare. Costui la accontentò portandole delle frittelle che denominò “Chiacchiere”, in riferimento alle chiacchiere della regina.
Tuttavia, sono definite anche “Frappe” o “Bugie” o addirittura “Galarane”, “Saltasù”, “Intrigoni”, “Sfrappole”. Ogni zona di Italia, da nord a sud conserva la propria dicitura popolare, che spesso accompagna la diversa preparazione del dolce di Carnevale.
Ai tempi della Roma classica, il dolce non era di certo leggero: veniva fritto nel grasso del maiale, in onore di antiche feste chiamate Saturnali. La tradizione “pagana” ci ha tramandato questa ricetta nei secoli. Scopri qual è la porzione opportuna!
La porzione consigliata per gustare le Chiacchiere
Le Chiacchiere possono essere fritte o cotte al forno. La tradizione di friggerle è un retaggio popolare: secoli fa nei mesi di gennaio e febbraio venivano uccisi i maiali, da cui si ricavava l’occorrente per la frittura. Persino il sangue del maiale era usato come base per un dolce al cioccolato, spesso accostato alle Frappe: il sanguinaccio.

I prodotti base della preparazione delle Chiacchiere sono farina, lievito e zucchero. Friggerle le rende sicuramente più gustose e aderenti alla tradizione che così le vuole, ma anche un potenziale pericolo per chi soffre di diabete o di colesterolo alto. Esistono oggi numerose ricette per cuocerle al forno: una piccola porzione di dolce equivarrebbe comunque a 210 kcal, eliminando così la metà dei grassi delle gemelle fritte.
Tuttavia, se acquistate quelle imbustate, bisogna stare attenti alle etichette: le Chiacchiere già pronte sono sempre prima fritte ed eventualmente ripassate al forno per donare loro una croccantezza particolare.
La dose giusta? Sicuramente una porzione da quattro Frappe cotte al forno e fatte in casa, ma se a preoccuparci è solo la linea e non la salute, godiamoci pure le frittelle per una volta!