Occhio alla valeriana, nelle scorse ore è scattato un nuovo allarme: se la assumi in questo modo rischi grossissimo.
La valeriana è conosciuta in tutto il mondo per via delle sue proprietà calmanti. Quante volte avrete sentito dire la frase “Devi rilassarti, hai bisogno di una bella valeriana“. In realtà non si tratta di un semplice detto infatti questa tisana viene molto utilizzata sia per ridurre gli stati di agitazione che come sedativo nei disturbi del sonno.
Si tratta di una vera e propria pianta sedativa che se presa in giuste quantità può aiutare il nostro corpo a rilassarsi e a migliorare la qualità del sonno. Spesso viene consumata da chi soffre di stress, ansia e insonnia. In sostanza è un ottimo rimedio naturale per alleviare questi disturbi psicologici che in casi gravi potrebbero anche sfociare nella depressione.
Nelle scorse ore a preoccupare il web è stato un allarme lanciato dalla sanità proprio sulla valeriana. Ma è pericolosa? Dovete fare massima attenzione a come la consumate.
La Valeriana Officinalis o semplicemente conosciuta come valeriana è una pianta che può essere consumata sotto forma di tisana o compresse. Per creare l’infuso a base di valeriana le sue radici vengono essiccate e poi estratte. Ma la valeriana non serve solo per trattare i disturbi di origine nervosa infatti può essere utilizzata anche come carminativo, ovvero per bloccare la formazione di gas nell’intestino.
Inoltre, questa pianta grazie alla presenza dei terpeni e dei flavonoidi riesce anche a sedare crampi e dolori addominali. Ma come agisce questa sostanza all’interno del nostro corpo? Il suo funzionamento è molto semplice difatti aiuta a calmare i nervi grazie a particolari acidi che riescono ad inibire l’attività del GABA, meglio conosciuto come acido gamma-amminobutirrico. Proprio questa sostanza va ad agire sull’eccitabilità neuronale andando a rilassare mente e corpo.
In pochi però sanno che un eccesso di valeriana potrebbe creare non pochi problemi alla nostra salute. Nonostante sia conosciuta per essere una delle poche piante con scarsissime dosi di tossicità, l’uso eccessivo o prolungato di questa sostanza potrebbe causare diversi danni collaterali, come ad esempio:
Inoltre la somministrazione di questa pianta è altamente sconsigliata in caso di gravidanza e allattamento. Infine non può essere utilizzata nemmeno da bambini al di sotto dei sei anni e non dovrebbe nemmeno essere assunta in contemporanea ad altre tipologie di farmaci come i barbiturici.
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