Carolyn Smith difende Barbara D’Urso: «Rispetto per chi si mette in gioco, niente polemiche inutili»

La presidente di giuria di Ballando con le Stelle interviene sul caso D’Urso: invita a evitare attacchi gratuiti e a giudicare solo ciò che si vede in pista.
Cosa è successo: il messaggio social e il caso D’Urso
Alla vigilia della ventesima edizione di Ballando con le Stelle, al via su Rai 1 sabato 27 settembre, Carolyn Smith ha preso posizione sul dibattito che accompagna la partecipazione di Barbara D’Urso. In una diretta Instagram, la presidente di giuria ha chiesto di mantenere un clima corretto e di non alimentare l’onda di commenti pregiudiziali contro la nuova concorrente: «Capisco che possa non piacerti, ma non mi piacciono i pregiudizi. Se non ti piace un concorrente, per favore non seguitela e non fate polemiche per niente» ha detto, richiamando tutti al rispetto per chi accetta una sfida fuori dalla propria comfort zone. Il cuore del messaggio è chiaro: a Ballando ci si presenta come persone, non come personaggi, e il giudizio dovrebbe basarsi sulle esibizioni e sui progressi, non su antipatie pregresse.
Il tema si intreccia con le voci sul presunto “super cachet” di D’Urso, smentite dalla stessa conduttrice in conferenza stampa. D’Urso ha spiegato di aver accettato il compenso proposto dalla produzione, negando cifre astronomiche e motivando la scelta con la voglia di rimettersi in gioco e di ritrovare il pubblico dopo un periodo lontano dallo schermo. Anche su questo fronte, l’invito implicito di Smith è a distinguere tra rumor e fatti, evitando processi alle intenzioni prima dell’esordio.

Perché l’intervento di Smith conta
Le parole di Carolyn Smith pesano perché arrivano da chi il programma lo governa sul piano tecnico e valoriale. Il suo richiamo alla correttezza del tifo tocca un punto sensibile: negli show a lunga serialità, il successo dipende anche dal clima attorno ai concorrenti. Togliere ossigeno a polemiche preconfezionate significa permettere al pubblico di concentrarsi su ciò che fa la differenza in pista: interpretazione, musicalità, qualità dei passi, crescita settimana dopo settimana. Per D’Urso, che ha ammesso di non essere una ballerina di formazione, la narrazione sportiva sarà proprio questa: superare limiti percepiti, accettare critiche tecniche e trasformarle in progressi visibili.
Da un punto di vista televisivo, la linea della giuria – che affianca Smith con Zazzaroni, Canino, Mariotto e Lucarelli – promette un equilibrio tra severità e spettacolo. La presidente ha ricordato più volte che il voto tecnico valuta postura, timing, conduzione, pulizia delle figure. Il pubblico, invece, pesa sull’elemento emotivo: empatia, storia personale, capacità di intrattenere. La tenuta del format nasce proprio dall’incontro tra questi due fuochi. Se il dibattito rimarrà sui passi di gara, ogni concorrente – D’Urso inclusa – avrà modo di essere giudicato per quello che fa sul parquet, non per il personaggio costruito altrove.
Il punto è semplice: Carolyn Smith su Barbara D’Urso non invita al tifo cieco, ma a un giudizio sul merito. Con l’esordio imminente e l’attenzione mediatica altissima, questo è il messaggio che può abbassare i toni e riportare il racconto al centro: la danza, i miglioramenti, la gara. Che piaccia o no, D’Urso è una concorrente come le altre: farà bene se studierà, ascolterà correzioni e saprà trasferire in pista energia e precisione. È su questo che – suggerisce Smith – vale la pena spendere commenti e voti.