Home » “Perfetti sconosciuti” le frasi più celebri del film: ecco quali sono

“Perfetti sconosciuti” le frasi più celebri del film: ecco quali sono

La pellicola Perfetti Sconosciuti è un film commedia italiano del 2016 diretto da Paolo Genovese. Nel cast troviamo gli attori: Kasia Smutniak (Eva), Marco Giallini (Rocco), Alba Rohrwacher (Bianca), Edoardo Leo (Cosimo), Anna Foglietta (Carlotta), Valerio Mastandrea (Lele), Benedetta Porcaroli (Sofia) e Giuseppe Battiston (Peppe). La trama ruota intorno a un gruppo di vecchi amici di lunga che si ritrova a cena insieme e decide di condividere tutti messaggi e le telefonate in arrivo sui cellulari di ognuno di loro. Questo permetterà di far venire a galla i segreti e le bugie di ciascun commensale e gli equilibri di alcune coppie rischiano di essere messi a repentaglio. Una riflessione sincera e “cruda” dei rapporti tra gli esseri umani.

Frasi Perfetti Sconosciuti: le citazioni più famose del film

Il film Perfetti Sconosciuti è ricco di frasi e di citazioni importanti. Vediamo allora quali sono le più famose e le più apprezzate dal pubblico.

Ognuno di noi ha tre vite: una pubblica, una privata e una segreta” (la tagline del film)

Non bisogna trasformare ogni discussione in una lotta di supremazia. Non credo che sia debole chi è disposto a cedere, anzi, è pure saggio. Le uniche coppie che vedo durare sono quelle dove uno dei due, non importa chi, riesce a fare un passo indietro. E invece sta un passo avanti.” (Frase pronunciata da Rocco, il personaggio di Marco Giallini)

Se vuoi bene a qualcuno la proteggi da tutto.” (Frase pronunciata da Peppe, il personaggio di Giuseppe Battiston)

Bisogna imparare anche a lasciarsi.” (Frase pronunciata da Carlotta, il personaggio di Anna Foglietta)

Gli ex sono come i giapponesi , non si arrendono mai.” (Frase pronunciata da Lele, il personaggio di Valerio Mastandrea)

Perfetti Sconosciuti Citazioni: le frasi più amate dal pubblico

Continuiamo allora con le citazioni film Perfetti Sconosciuti che più hanno colpito gli spettatori, concentrandoci sui dialoghi tra i personaggi.

– Siamo troppo diversi.
– Come Pc e Mac.
– Oh, e l’uomo cosa sarebbe?
– L’uomo è PC, ovvio. Costa poco, si becca i virus e può fare al massimo una cosa alla volta.
– E le donne sono Mac: intuitive, veloci, eleganti.
– Costano un botto, e sono compatibili solo fra di loro.
– Sì, ma creano dipendenza!” (Conversazione tra Eva, Bianca, Peppe e Cosimo)

– Tua figlia racconta un sacco di ca***te. Non dici nulla?
– Eh, che ti devo dire, ha diciassette anni, sarebbe strano il contrario!” (Discussione tra Eva e Rocco)

– No scusa, che c***o di messaggio è?

– Ora ti spiego…

– Ma che vuoi spiegare?! Questo c’ha scritto “c’ho voglia di sc***re!

– Ah, tante volte può essere il T9, eh!” (Discussione tra Cosimo e Bianca, con l’intervento di Peppe)

Che è la Quiete, un ospizio?

– Ma no, niente, una settimana fa sono andata con Rita, la mia amica, ad accompagnarla che la sua mamma sta lì, posto bellissimo e niente mi hanno fatto visitare la struttura e ho chiesto informazioni, tutto qui.

– Tutto qui? Cioè uno chiede informazioni a un ospizio? Come se uno va a un funerale e già che ce sta al cimitero chiede informazioni se c’è sta una tomba vuota, uguale” (Discussione tra Lele e Carlotta)