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Mononucleosi: sintomi, rimedi naturali, cause

Nel corso della vita tutti hanno contratto almeno una volta una malattia infettiva: si tratta di patologie causate da un virus, la maggior parte di esse è a decorso benigno. Fra queste c’è senza dubbio la mononucleosi.

Il principale vettore del virus è la saliva, proprio per questo l’infezione è meglio conosciuta come la malattia del bacio. Vale subito la pena chiarire che la malattia, essendo di origine virale, non necessita di particolari cure. L’unica condotta che si consiglia di assumere è un adeguato riposo, accompagnato da farmaci in grado di attenuare i sintomi della mononucleosi.

La kissing diseas, così chiamata in inglese per via della trasmissione attraverso il bacio, non è una malattia grave, ma occorre sapere alcune cose fondamentali per evitare complicanze.

La mononucleosi è contagiosa

Come già anticipato, la cosiddetta malattia del bacio è contagiosa, infatti è veicolata da un agente patogeno. L’infezione si trasmette tramite lo scambio di saliva ma anche con l’utilizzo di oggetti o stoviglie contaminate. Per prevenire il contagio da mononucleosi si consiglia di evitare il bacio alla francese con una persona infetta o in convalescenza.

Il virus di epstein-barr, responsabile dell’infezione, rimane latente nell’organismo anche quando la fase acuta della malattia è stata superata. La mononucleosi è in grado di riattivarsi in determinate condizioni del sistema immunitario, pertanto è possibile essere portatori sani della malattia e trasmetterla ad altri individui.

Come ogni infezione di origine virale, anche la mononucleosi prevede un periodo di incubazione, che varia a seconda dell’età dei pazienti. La mononucleosi nei bambini manifesta i sintomi dopo circa 10 giorni dal contagio, negli adolescenti e negli adulti, invece, esordisce dopo un periodo che va dalle 3 alle 5 settimane.

I sintomi della malattia

Dopo il suddetto periodo di incubazione, la malattia si manifesta con sintomi aspecifici, che possono confondersi con quelli di una banale influenza. Cefalea, febbre a 38, astenia e mal di gola che aumenta di intensità rappresentano la fase iniziale della mononucleosi, che può durare circa una settimana.

Successivamente la malattia svela il suo volto più antipatico, con la comparsa di linfonodi ingrossati, placche alle tonsille, febbre persistente e persino un rash cutaneo fastidioso. L’esantema mononucleosi ha un aspetto molto simile a quello del morbillo.

In alcuni casi si segnala anche l’ingrossamento della milza, una condizione che complica la malattia e sottopone il paziente al dovere di non effettuare alcun tipo di sforzo. Contrariamente si può andare incontro al rischio di splenomegalia, in altre parole la rottura della milza.

Cura mononucleosi

La cura di una malattia infettiva come la mononucleosi non può che passare da una buona dose di riposo quotidiano, dall’assunzione di vitamina C e di farmaci antipiretici e analgesici.

Per favorire una guarigione più rapida si consiglia di associare a una sana e leggera alimentazione, dei rimedi naturali. Fra questi non si può non consigliare l’assunzione di spirea, i cui principi hanno effetti analgesici e attenuano il malessere fisico.

Si consiglia altresì di assumere l’eleuterococco: prende il nome da una pianta i cui principi attivi favoriscono il rispristino delle energie.