Possiedi una stufa a pellet e non riesci a farne a meno? Scopriamo insieme come preservare la superficie dei vetri.
Le temperature si sono abbassate all’improvviso negli ultimi giorni. Il caldo anomalo che ha accompagnato le feste natalizie saluta finalmente i gradi sottozero. La soluzione al freddo è la stessa dall’epoca dell’homo erectus: il fuoco.
Sono trascorsi millenni dalle scalfitture della pietra che tenevano al caldo la famiglia preistorica, eppure camini, stufe a gas e termosifoni si sono rivelati i penultimi nella scala evolutiva del riscaldamento domestico. Il loro principio è simile: la combustione deve propagare un tepore via via più intenso all’interno della stanza.
New entry degli ultimi anni è la stufa a pellet, apparecchio consigliato dagli ecologisti e dai più freddolosi. Il motivo? Il materiale che fornisce la base della combustione della stufa. Il pellet, infatti, è un materiale ricavato dalla lavorazione del legno e ammassata in piccoli cilindri compatti. Molti studiosi sostengono che il pellet sia una soluzione naturale e più ecologica, perché si ricava da legno preesistente, senza abbattere nuovi alberi. Inoltre, la combustione dura di più, è più intensa e non inquina.
Tuttavia, è possibile che le stufe a pellet possano rovinarsi. Come? Scopriamolo insieme.
Le stufe a pellet offrono vantaggi anche sul piano economico, in virtù della durata della combustione del materiale. Il risparmio, tuttavia, regge il confronto con la qualità. In molti ritengono, però, che queste stufe abbiano un unico punto debole: i vetri. Questi possono annerirsi e finire per rovinare l’intero apparecchio, danneggiando anche chi ne condivida gli spazi.
Sembra essersi diffusa l’opinione che ciò dipenda dal diverso tipo di pellet utilizzato per la combustione. Il pellet chiaro sembrerebbe migliore di quello scuro.
Non è corretto: a rovinare i vetri è un tipo di pellet non idoneo al modello di stufa che si possiede, ma non c’è distinzione tra chiaro e scuro.
L’errore più comune sembra essere quello di utilizzare il detergente comune per la superficie del vetro della stufa, la quale richiede invece un prodotto apposito indicato. L’errore immediatamente più frequente è quello di non tenere pulito l’interno della stufa. È necessario farlo quotidianamente per evitare il pericolo di mancata ossigenazione.
L’ultimo e più importante consiglio riguarda le guarnizioni: è fondamentale che siano sempre in regola, altrimenti l’apparecchio potrebbe catturare l’aria degli spazi abitati per operare la combustione.
Questi pericoli non devono spaventare: la stufa a pellet è consigliata come valida alternativa ai sistemi di riscaldamento canonici. Anche il camino va ripulito!
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