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Crampi in acqua: rimedi, cause

I crampi in acqua sono più frequenti di quanto si possa pensare. Sarà capitato a tutti, magari una volta nella vita, di sperimentare la sensazione dettata da un crampo, che sia in acqua o fuori dall’acqua. A volte siamo convinti che fare una rilassante nuotata possa farci soltanto bene, ma in realtà non è sempre così. Ma cerchiamo di capire il perché compaiono questi crampi, cosa sono, quali i possibili rimedi e le cause.

Crampi in acqua, cosa sono e le possibili cause

Cominciamo subito con il dire che i crampi non sono altro che delle contratture muscolari del tutto involontarie. Si presentano quando meno lo si aspetta e possono essere anche molto dolorose. Ad ogni modo, sapere cosa fare quando i crampi si presentano, è necessario, soprattutto se questi si presentano in acqua. Ma sono più frequenti i crampi in mare o i crampi in piscina? E’ ‘indifferente. Ma quali sono le possibile cause? Diciamo subito che uno dei fattori principali è l’età. Con il passare del tempo e dunque con l’invecchiamento i muscoli tendono a sovraccaricarsi e di conseguenza i crampi sono più frequenti. Esistono determinate situazioni però, che possono favorirne la comparsa. Una di queste è la gravidanza, visto che la circolazione degli arti inferiori tende a rallentare, così come il livello dei minerali. Ma non finisce qui, visto che tra le altre cause principali citiamo un allenamento o lavoro fisico piuttosto intenso, disidratazione, basso livello di minerali nel corpo. In alcuni casi, però, i crampi possono dirci anche qualcosa di importante sul nostro stato di salute, perché possono indicarci patologie come quelle cardiache.

Crampi polpaccio nuoto, ecco i muscoli coinvolti e i rimedi

I crampi, contratture muscolari involontarie e improvvise, si manifestano ancora di più in determinate condizioni e situazioni. Quando siamo colpiti da un crampo in acqua, soprattutto se questa è molto alta, dobbiamo sapere come agire. Ecco alcuni consigli:

  • crampi alluce piede: la prima cosa da fare è distendere il piede, la pianta, poggiandolo sul fondo. Se l’acqua è molto alta e non potete ovviamente toccare il fondo, prendete la punta del piede e tiratelo progressivamente
  • crampo polpaccio nuoto: la prima cosa da fare è distendere la gamba, cerando di tenere il piede a martello. Evitate in assoluto di distendere il piede con la gamba, questo movimento potrebbe far rimanere il polpaccio in contrazione
  • crampo alla coscia: in questo caso dovete distendere la gamba più che potete fino a quando non sentite la contrazione che si va allentando

Ad ogni modo, in ogni caso la cosa importante è cercare di arrivare prima possibile a riva. In caso di contrattura prolungata, optate per una borsa d’acqua calda. Se vi trovate in mare aperto e non potete prendere delle accortezze particolari, potrete andare semplicemente sott’acqua, mantenere il respiro per diversi secondi e nel frattempo distendere la gamba o il piede, possibilmente aiutandovi con le mani.  Prevenire i crampi è possibile. Innanzitutto è importante evitare la disidratazione e la conseguenza perdita dei sali minerali. Soprattutto in estate, è consigliabile bere almeno 2 litri di acqua al giorno. Importante, ancora, la reintroduzione di sali minerali, come il magnesio, il potassio.