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La birra fa ingrassare? Calorie, svantaggi, benefici

Acqua, malto d’orzo, luppolo e lievito: pochi ingredienti per ottenere una delle bevande più amate a tavola, la birra.
Il suo sapore leggermente amaro e la sua consistenza spumosa la rendono compagna perfetta di alimenti sofisticati e piatti più elaborati, così come di una semplice pizza. La birra è una delle bibite più amate dagli italiani, anche se è tanto popolare quanto demonizzata, nonché resa spesso oggetto di leggende metropolitane dalla dubbia veridicità.

Sfatiamo, allora, falsi miti e critiche spesso inutili riguardanti la birra, dall’assunzione in dieta alla responsabilità legata all’insorgenza di malattie di diversa entità.

La birra fa dimagrire?

Bevanda dalle origini antichissime (la prima bionda risale addirittura all’antico Egitto), la birra si ottiene tramite processo di fermentazione di luppolo, acqua, malto d’orzo o altro cereale e lievito. Un bicchiere di “bionda” fornisce al nostro organismo un’altissima percentuale d’acqua, oltre a potassio, fosforo, magnesio, ferro e vitamine, tra le quali spicca la vitamina B12. E’ possibile dimagrire bevendo birra, a patto di attenersi alla dose raccomandata che si assesta a cinque piccole porzioni a settimana, circa un bicchiere al giorno.
Un’assunzione prudente e controllata di birra sostiene il nostro organismo nel controllo della glicemia, prevenendo l’insorgenza del diabete 2; essa può, inoltre, rafforzare la densità ossea e contribuire al corretto funzionamento del nostro cuore.
Eccedendo però nelle dosi, la birra fa ingrassare e può anche limitare l’assorbimento intestinale di alcuni importanti nutrienti per il nostro organismo come l’acido folico, fondamentale per le donne soprattutto durante il periodo della gravidanza.

Birra amica della dieta? Calorie e svantaggi

Le importanti virtù della birra non devono quindi invitare a una assunzione incontrollata della bevanda.
Oltre che l’alcolismo, infatti, se assunta in quantità eccessive la birra può causare gravi malattie epatiche, depressione e – a dispetto delle tradizioni popolari che consigliano alle gestanti di bere birra per aumentare la formazione del latte materno – persino insorgenza di malformazioni fetali in gravidanza, spina bifida in primis.
Quanto ingrassa la birra? Una lattina piccola di bevanda fornisce 125 calorie al nostro organismo. Eccedere nelle dosi può quindi causare la formazione della nota “pancia da birra” dovuta all’alcol presente nella bibita (circa 14 gr), anche nella sua variante analcolica. La birra a ridotto contenuto alcolico, infatti, non aiuta a mantenere la pancia piatta, a differenza di quanto si possa pensare e, ovviamente, sperare.

Antiestetico gonfiore, dipendenza, patologie gravi causate dalla birra possono essere prevenute grazie all’assunzione cosciente e moderata dell’alcolico, che non deve mai essere assunto a stomaco vuoto, bensì accompagnato da una porzione abbondante di verdura, frutta e alimenti integrali. E’ vero: la birra fa ingrassare. Questo imprevisto può essere però prevenuto anche grazie a una scelta consapevole in fase di acquisto.

In commercio esistono infatti numerose tipologie di birra, da quella a ridotta percentuale di alcol a quella aromatizzata al limone. La valida alleata della nostra salute è la birra chiara, leggera, con un ridotto quantitativo di calorie: un bicchiere di questa varietà sazia e rinfresca senza esagerare, tutelando al contempo la nostra e l’altrui salute e permettendoci di brindare in compagnia in totale sicurezza.