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Juve nei guai, inchiesta aperta: spuntano altri accordi segreti

Dirigenti
Amministrazione Juventus: Andrea Agnelli in prima linea | Novanews.it

Le indagini non si fermano e portano alla luce accordi sotterranei tra i club. La Juve non è in sé.

La Vecchia Signora sembra non passare un bel periodo. In classifica serie A si riconferma perdente, essendo il Napoli ormai inarrivabile lì in cima al primo posto. Le ultime partite disputate sono tiepide e sciapite, stando a ciò che afferma lo stesso ct del club, Massimiliano Allegri, il quale si lamenta così: “Non voglio una Juventus dell’1 a 1, voglio molto di più”.

Intanto, l’Europa League non vedrà ancora per un po’ alcuni nomi importanti della Juventus. È il caso di Federico Chiesa, non ancora ripresosi del tutto ma finalmente tornato ad allenarsi in palestra; Paul Pogba, tornato sul campo con i compagni ma non in forza al 100% per poter sostenere una partita.

Mentre il calcio della Juventus continua il suo percorso un po’ a scossoni, la dirigenza è sotto i riflettori per una serie di inchieste che hanno tutta l’aria di rompere le uova nel paniere di Agnelli. Scopri di che si tratta.

L’inchiesta Prisma

L’inchiesta Prisma è il nome che la procura di Torino dà alle indagini sui conti poco chiari tenuti dalla Juventus. La questione riguarda i movimenti in denaro in occasione del calciomercato. A quanto pare, la Juventus sfrutterebbe accordi privati per riquadrare i conti. Nello specifico, a essere oscure sono le cifre relative alle plusvalenze.

La plusvalenza nel calcio è da intendere come il guadagno effettivo di una società calcistica relativo alla vendita di un giocatore, meno una quota di bilancio più specifica. Stando agli atti della procura, la Juventus avrebbe intrecciato accordi segreti con altri 6 club.

Andrea Agnelli
Andrea Agnelli | Novanews.it

I nuovi accordi segreti tra Juventus e i club

A quanto pare, la Vecchia Signora non è la sola coinvolta. Adesso anche Atalanta e Udinese si ritrovano nel mirino delle indagini. Nello specifico, la procura si starebbe attualmente concentrando sulla plusvalenza di un calciatore: Rolando Mandragora.

Mandragora era un giocatore appartenente alla Juve, ceduto all’Udinese per una cifra ammontante a 20 milioni. Quando il calciatore si è infortunato alla rotula, la Juve lo ha riacquistato a 10 milioni, più i 6 di bonus. Tuttavia, Mandragora è rimasto all’Udinese in prestito. La conseguenza? La Juve non ha dovuto dichiarare in bilancio i 26 milioni di euro di debito. 

Altri episodi sono analoghi e vedono coinvolti i calciatori Mattiello, Romero e Muratore dell’Atalanta. La procura di Torino intensifica le indagini, mentre i tifosi della Vecchia Signora sperano che le inchieste non si ripercuotano negativamente sul gioco della loro squadra del cuore.